Lo scempio che vedete nella foto è quello che da ben quattro giorni è possibile trovare in via Crisanzio all’angolo con via Trevisani. E’ una delle tante vergogne di cui giustamente si parla e su cui il presidente dell’Amiu, Paolo Pate, ed il comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo, insistono nell’invitare i baresi (soprattutto al quartiere Libertà) ad approfittare del servizio gratuito che l’Amiu mette a disposizione per il ritiro dei cosiddetti “ingombranti”. Basta accedere al sito e segnalare quello che si intende lasciare e sulla carta, nell’arco di 24 ore, il problema è risolto.
Ma non abbiamo detto a caso che la roba fotografata è lì da sabato scorso.
C’è un problema più grande ancora, se proprio vogliamo. Intanto parliamo dell’angolo dell’ex ospedaletto dei bambini; per intenderci, la sede del I Municipio. I consiglieri del Municipio vi transitano tutti i giorni: come è possibile che nessuno senta il dovere di intervenire, segnalare, fare qualcosa?
Poi c’è una seconda questione, che attiene ai lavoratori dell’Amiu, che tutte le mattine spazzano ordinariamente quell’angolo di strada. Come è possibile che nessuno segnali in sede lo scempio che vedete?
Non finisce qui. In zona transitano pattuglie dei vigili urbani, in auto o in moto: nessuno se ne è mai accorto? E se hanno visto, perché non hanno chiesto un intervento urgente?
E non parliamo degli assessori che vivono nei pressi.
Insomma, i baresi sono certamente (in qualche caso) incivili, ma anche chi fa finta di niente non è da meno. C’è una battaglia culturale da combattere e da vincere. La strada è di tutti noi, ma non tutti se ne rendono conto…