TOMMY TEDONE

“Paripasso”: cresce bene senza per forza rimanere indietro

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di avvio della collaborazione tra l’assessorato comunale alle Politiche educative e giovanili, l’Istituto Comprensivo Balilla-Imbriani e l’Aps Mama Happy Centro Servizi Famiglie Accoglienti nell’ambito del progetto nazionale “Paripasso – Per crescere insieme”.

Il progetto, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è promosso da Stripes cooperativa sociale di Rho (MI) in partenariato, per la Puglia, con Mama Happy e il Comune di Bari e si sviluppa a livello nazionale in 4 regioni, con l’organizzazione di 5 hub educativi dedicati all’infanzia, luoghi accessibili e accoglienti in grado di offrire interventi multidisciplinari e servizi integrati per i bambini, le famiglie e l’intera comunità educante nelle aree di Bari, Castelvolturno, Roma, e negli Ambiti di Desio e Valtrompia.

Per il Comune di Bari il progetto prevede 2 hub educativi: uno presso l’Hub Nest di Bari all’interno della scuola Manzari-Buonvino (nel quartiere Libertà) e l’altro, di prossima attivazione, presso degli spazi messi a disposizione dall’I.C.“Balilla-Imbriani” attraverso una convenzione di utilizzo gratuito che è stata firmata durante la conferenza stampa unitamente all’accordo di collaborazione.

Grazie ai fondi messi a disposizione, è stato elaborato un progetto di riqualificazione di un’area della scuola per renderla fruibile a tutte le famiglie del territorio con l’organizzazione di attività libere e gratuite in partenza dal prossimo settembre. Uno spazio ad alta densità educativa e sociale facilmente accessibile e flessibile per orari e offerta, un luogo dove, grazie alla presenza di équipe multidisciplinari composte da professionisti, i bambini possono trovare un’offerta educativa sperimentale e innovativa, laboratori e occasioni di socializzazione e, in parallelo, i genitori possono contare su un accompagnamento individuale e di gruppo attraverso consulenze pedagogiche, psicologiche, socio-assistenziali e sanitarie di mediazione linguistico-culturale ma anche di orientamento lavorativo.

La particolarità di questi hub è la capacità di mettere in connessione una rete di servizi territoriali integrati pubblico-privati (educativi, sanitari e sociali) e di sviluppare l’attivazione dell’intera comunità educante promuovendo la crescita di una prospettiva diffusa di ascolto dei bisogni, attivazione e promozione a 360° della cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

“Il progetto “Paripasso, per crescere insieme”, selezionato dall’Impresa Sociale con i Bambini, si inserisce in una strategia più ampia di rafforzamento dei servizi per le famiglie e per i bambini della prima infanzia – ha dichiarato l’assessore alle Politiche educative e giovanili Paola Romano -. Infatti, accanto all’investimento di 20 milioni del Pnrr per realizzare 11 nuovi asili nido, stiamo lavorando insieme al terzo settore e alle scuole per costruire soluzioni innovative di supporto ai bambini nella fascia di età compresa tra 0 e 6 anni sfruttando spazi sottoutilizzati. Con il progetto Paripasso, sino a fine 2026, potremo offrire alle famiglie dei quartieri Madonnella e Libertà due spazi di cura per i piccoli, attività di accompagnamento per le famiglie e supporto alle scuole per l’inclusione dei bambini, anche stranieri, che vogliamo accogliere nel migliore dei modi per far sì che sentano pienamente baresi anche se non hanno ancora la cittadinanza”.

Il servizio educativo sarà accessibile attraverso un apposito bando che sarà pubblicato entro agosto di concerto con l’amministrazione comunale e la scuola, favorendo l’accesso a famiglie in povertà educativa e materiale.

Di seguito, in sintesi, le attività gratuite in programma nei 2 hub educativi del progetto, rivolte ai bambini e alle famiglie a partire da una analisi del bisogno espressa dai genitori e dai docenti delle scuole per renderle efficaci e adeguate al contesto di riferimento.

Fino al 2026 si prevede il coinvolgimento di più di 500 famiglie in favore delle quali saranno organizzati;·Laboratori pomeridiani rivolti a bambini da 3 a 6 anni (es. teatro, yoga, danza, lettura, musica) tenuti da educatori e professionisti esperti / attivi 2 volte a settimana in ciascun hub (Per circa 1.600 incontri laboratoriali); Attività laboratoriali genitore/figlio pomeridiane o mattutine / attivi 2 volte a settimana in ciascun hub (Per circa 1.600 incontri laboratoriali); Incontri di gruppo e consulenze individuali settimanali con professionisti socio-sanitari (es. psicologi, pediatri, nutrizioni, ostetriche, logopedisti) tarati sui bisogni specifici delle famiglie pomeridiani o mattutini.

Sportello di orientamento e presa in carico delle famiglie per intercettare i bisogni e indirizzarli verso i servizi del progetto e della rete territoriale (orientando, sostenendo e accompagnando) con una attenzione particolare ai bisogni che saranno intercettati e segnalati anche dalle scuole. Per esempio si offrirà supporto per la stesura dei curricula e ricerca lavoro (per mamme e papà); orientamento ai servizi socio-sanitari (es. orientamento per la richiesta di valutazioni diagnostiche anche per famiglie con background migratorio); corsi di potenziamento della lingua italiana per famiglie di origine straniera; Servizio di home visiting per garantire affiancamenti dedicati in ambiente domestico in caso di particolari esigenze; Servizio educativo sperimentale (presso l’Istituto Balilla) rivolto a gruppi di 10 bambini (per ogni ciclo educativo) di fascia d’età 3-36 mesi, dalle ore 8.30 alle ore 12.30, gestito da due educatori, con la presenza di uno psicologo e di un assistente sociale per la presa in carico delle famiglie. Un servizio educativo integrativo per l’Hub Nest nel quale è già attivo un servizio educativo per 12 bambini tra i 3 e i 36 mesi. Per un totale di circa 80 bambini in tutto il ciclo di progetto.

Il servizio prevede, infatti, la presa in carico integrata dei nuclei familiari attraverso la costruzione di percorsi personalizzati di intervento sui minori in povertà educativa, orientamento e accompagnamento delle famiglie ai servizi del territorio con il coinvolgimento dei professionisti della comunità educante in grado di accogliere, educare e sostenere i nuclei familiari con donne in gravidanza e bambini fino ai sei anni di età attraverso incontri di gruppo, consulenze, attività di sensibilizzazione e home visiting.