TOMMY TEDONE

La Polizia festeggia se stessa garantendo sicurezza e serenità alla gente

Al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, obiettivo riassunto nel motto “Esserci Sempre”, la Polizia di Stato ha celebrato anche a Bari l’orgoglio ed il senso di appartenenza che accumunano le sue donne ed i suoi uomini ed il loro lavoro quotidiano tra la gente, insieme a tutti i poliziotti che hanno perso la vita nell’esercizio del dovere.

In questi 171 anni, la Polizia di Stato si è evoluta insieme alla società, è migliorata senza perdere mai di vista il suo obiettivo più profondo: essere al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini.

A Bari è stata deposta una corona di alloro in ricordo dei caduti della Polizia presso il monumento a loro dedicato all’interno del Centro Polifunzionale di Via Cacudi 3.

Successivamente presso il Teatro Margherita, si è tenuta la cerimonia istituzionale alla presenza del Prefetto di Bari e delle massime autorità civili religiose e militari oltre che di tre scolaresche di alcuni Istituti Secondari superiori della città; durante la cerimonia è stata data lettura dei messaggi istituzionali pervenuti dalle più alte cariche dello Stato ed il Questore di Bari, Giovanni Signer ha fatto un bilancio dell’attività della Polizia di Stato nel nostro territorio.

Nella provincia di Bari sono stati premiati 382 poliziotti che si sono distinti in operazioni di polizia giudiziaria e pubblico soccorso: 1 Medaglia di Bronzo al Valor Civile ed 1 al merito Civile, 1 Attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile, 10 Encomi Solenni, 206 Encomi e 163 Lodi.

Dalla mattina, nei pressi dell’ingresso del teatro, presenti due moto storiche ed una pattuglia ippomontata della Polizia di Stato; all’interno sono stati allestiti stand delle specialità ed un punto informativo nel quale sono state illustrate ai più giovani le prospettive professionali offerte dall’amministrazione.

Il questore ha poi fornito alcuni numeri dell’attività svolta. Il periodo di riferimento è marzo 2022-febbraio 2023 e va confrontato con quello precedente 2021-2022, che include quindi l’ultimo periodo dell’emergenza pandemica.

“Il numero di ordinanze per i servizi di ordine pubblico – ha detto – evidenzia nettamente la ripresa sociale, con un aumento degli eventi e manifestazioni, cresciuti del 14% rispetto al periodo precedente (719 contro 627). Ad aumentare sono stati eventi e spettacoli, manifestazioni religiose e sportive, mentre in calo sono risultate le manifestazioni di protesta (214 contro 246). Circa il controllo del territorio e soccorso pubblico il confronto tra i 12 mesi appena trascorsi e il periodo di riferimento evidenzia l’aumento del 9% delle chiamate di utenti al 113 (79379 contro 73427), che però ha comportato un numero inferiore di interventi per gli Agenti delle Volanti (7241 contro 7354), dato che probabilmente è da ricollegare al venir meno delle restrizioni dell’emergenza pandemica. Anche grazie ai dispositivi tecnologici, è sensibilmente aumentato del 14 per cento il numero delle persone controllate (38175 contro 33397) e del 21 per cento quello dei veicoli controllati (17401 contro 14301). Nell’ambito del controllo del territorio – ha spiegato il questore – le nuove tecnologie e l’impegno del personale delle Volanti ha consentito di aumentare notevolmente il numero degli arresti in flagranza (127 contro 73) e delle denunce (513 contro 470).

Dato che tengo, inoltre, a evidenziare sono gli 814 inserimenti nell’applicativo SCUDO, raddoppiati rispetto al periodo precedente. Questo programma è un importante strumento per prevenire e contrastare la violenza di genere, perché lascia memoria in banca dati di tutti gli interventi operati dalle FF.OO. in occasioni di liti e violenze domestiche. Queste informazioni rimarranno in evidenza e nell’eventualità di successivi interventi daranno modo di valutare immediatamente l’avvio delle procedure del “codice rosso” o quelle dell’ammonimento del Questore.

Sempre sull’attività di prevenzione segnalo che il numero di persone sottoposte a fotosegnalamento nella Città metropolitana di Bari da parte del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica sono aumentate del 65 per cento (da 1262 a 2083), dato anch’esso sintomatico dell’azione sul territorio della Polizia di Stato”.

Sul fronte del contrasto, si evidenzia un significativo aumento delle persone tratte in arresto in flagranza (251 contro 200) e delle persone segnalate all’autorità giudiziaria (1921 contro 1696). Secondo Signer “la lettura di questi dati merita una riflessione. Il primo riguarda il traffico degli stupefacenti: sebbene vi sia stata una flessione nel numero complessivo delle persone denunciate all’A.G. (180 contro 246) è notevolmente aumentata la quantità di droga sequestrata, con un vero e proprio picco di droghe sintetiche (gr. 9.737,53 contro 3.251,83). A questo, aggiungo che la Polizia di Stato ha nell’ultimo periodo segnalato alla Prefettura di Bari 145 assuntori di sostanze stupefacenti rispetto ai 122 di quello precedente. Altra considerazione riguarda la realtà minorile: i 53 minori denunciati alla Procura dei Minori di Bari nell’ultimo anno rivelano un balzo in avanti rispetto ai 39 del periodo precedente. I reati in cui questi giovani si sono messi maggiormente in evidenza sono quelli contro la persona, in particolare lesioni e minacce. Anche nel periodo trascorso la Polizia di Stato, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, ha raggiunto obiettivi degni di nota nel campo delle investigazioni. Tra questi tengo tengo ad evidenziare:

le varie operazioni condotte dalla Squadra Mobile nel contrasto alla criminalità mafiosa e al traffico di stupefacenti; l’arresto operato dalla Squadra Mobile e dal Compartimento della Polizia Stradale di Bari di 4 persone per aver tentato il sequestro lampo di un noto professionista;

il contributo della DIGOS e della Squadra Mobile alla misura restrittiva disposta nei confronti di 4 persone per scambio elettorale politico-mafioso, associazione a delinquere, porto abusivo di arma comune da sparo e delitti in materia di sostanze stupefacenti, per fatti rilevati in occasione delle elezioni amministrative dell’anno 2019 nei comuni di Bari e Valenzano; gli arresti operati dalla DIGOS nel contrasto al terrorismo internazionale, nei confronti di 4 cittadini di origine straniera, da anni residenti in Italia, per reati tutti commessi a Bari; l’arresto di un giovane suprematista italiano assicurato dalla DIGOS al quale è stato contestato l’arruolamento per finalità di terrorismo”.