TOMMY TEDONE

Incassavano finanziamenti senza effettuare alcuna attività

Due società di Barletta, facenti capo ad uno stesso amministratore, che, in maniera indebita, sono risultate destinatarie di finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia dello Stato disposto nell’ambito delle azioni anticrisi derivanti dall’emergenza epidemiologica COVID–19 per un ammontare complessivo di 60.000 euro.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria, all’esito delle indagini, svolte attraverso l’esame di documentazione contabile e fiscale, supportate anche da accertamenti bancari e finanziari, hanno verificato come entrambe le società erano state costituite unicamente al fine di ottenere l’indebita agevolazione, non avendo mai effettivamente iniziato l’attività. Le somme ottenute dai finanziamenti erano state invece prelevate e utilizzate per scopi diversi da quelli previsti.

L’amministratore, chiamato a rispondere del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Trani, la quale, condividendo gli esiti delle investigazioni svolte dai Finanzieri, ha proposto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale il sequestro preventivo e per equivalente, nei confronti delle società e dell’indagato, delle somme esistenti sui conti correnti e depositi bancari, di quote societarie nonché di beni immobili e beni mobili registrati.